L’autunno a Terracina è un periodo di transizione magica, quando le calde giornate estive cedono il passo a una frescura avvolgente, e la natura stessa sembra riflettere il cambiamento con una palette di colori dorati e rosseggianti. In questo scenario incantevole, una figura leggendaria prende vita: Anxurina, la Sirenetta di Terracina, una creatura mitologica che abita le coste e le acque del Tirreno, è simbolo di bellezza, mistero e protezione per la città.
Ogni anno, quando l’equinozio d’autunno si avvicina, Anxurina lascia il suo rifugio subacqueo e si avventura sulle spiagge di Terracina per salutare la nuova stagione. La città, consapevole di questo antico rituale, celebra l’evento con un rispetto quasi religioso. Le prime foglie cadono dagli alberi, e le acque del mare si calmano come in attesa di un segno.
In una di queste serate autunnali, la luna piena illuminava la spiaggia con una luce argentea. Anxurina emerse lentamente dalle acque, il suo canto melodioso riecheggiava lungo la costa, fondendosi con il suono delle onde. Il vento fresco che soffiava dai Monti Ausoni sembrava portare con sé il respiro dell’autunno, e la città, ancora addormentata, accolse questo momento di quiete.
Anxurina, con la sua voce melodiosa, cantava storie antiche, di epoche in cui gli dèi camminavano tra gli uomini e il mare era venerato come una divinità. Mentre cantava, toccava delicatamente l’acqua e la sabbia, e dove passava, il mare assumeva una tonalità più scura, come se anch’esso stesse indossando il manto dell’autunno. Le onde, più lente e più pesanti, sembravano sussurrare un addio all’estate, mentre la brezza marina si riempiva del profumo delle foglie secche.
Anxurina non si limitava a cantare per il mare e per le stelle. Si dice che ogni autunno, lasciasse un dono alla città di Terracina, nascosto tra gli scogli o sepolto sotto la sabbia dorata. Questo dono poteva essere un oggetto prezioso, come una conchiglia dalla forma unica, o un segno di buon auspicio, come un banco di pesci che seguiva i pescatori per guidarli a una pesca abbondante.
In quell’autunno, il dono di Anxurina fu una rara conchiglia a spirale, di un bianco perlato, che lasciò sulla riva al sorgere del sole. Trovata da un pescatore, la conchiglia venne portata al tempio di Giove Anxur, dove fu accolta come un simbolo di protezione e prosperità per la città.
La presenza di Anxurina è un simbolo di continuità, un legame tra il passato mitologico della città e il suo presente. Accogliendo l’autunno, Anxurina non solo celebra il cambiamento delle stagioni, ma anche la resilienza di una comunità che, nonostante le tempeste della storia, continua a guardare al futuro con speranza e determinazione.
E così, ogni anno, quando le giornate si accorciano e il profumo dell’autunno riempie l’aria, Terracina attende il ritorno di Anxurina, la sirenetta che, con il suo canto e il suo dono, rinnova la promessa di un altro ciclo di vita e abbondanza per la città.
Autumn in Terracina is a time of magical transition, when the warm summer days give way to an enveloping coolness, and nature itself seems to reflect the change with a palette of golden and reddish hues. In this enchanting setting, a legendary figure comes to life: Anxurina, the Little Mermaid of Terracina, a mythological creature that inhabits the coasts and waters of the Tyrrhenian Sea, symbolizing beauty, mystery, and protection for the city.
Every year, as the autumn equinox approaches, Anxurina leaves her underwater refuge and ventures onto the beaches of Terracina to greet the new season. The city, aware of this ancient ritual, celebrates the event with an almost religious reverence. The first leaves fall from the trees, and the sea waters calm as if awaiting a sign.
On one of these autumn evenings, the full moon illuminated the beach with a silvery light. Anxurina slowly emerged from the waters, her melodious song echoing along the coast, blending with the sound of the waves. The cool wind blowing from the Ausoni Mountains seemed to carry the breath of autumn, and the still-sleeping city embraced this moment of tranquility.
Anxurina, with her melodious voice, sang ancient tales of times when gods walked among men and the sea was revered as a deity. As she sang, she gently touched the water and the sand, and where she passed, the sea took on a darker hue, as if it too was donning the mantle of autumn. The waves, slower and heavier, seemed to whisper a farewell to summer, while the sea breeze filled with the scent of dry leaves.
Anxurina did not limit her singing to the sea and the stars. It is said that each autumn, she would leave a gift for the city of Terracina, hidden among the rocks or buried beneath the golden sand. This gift could be a precious object, like a uniquely shaped shell, or a sign of good fortune, such as a school of fish that would follow fishermen to guide them to a bountiful catch.
That autumn, Anxurina’s gift was a rare spiral shell, pearly white, left on the shore at sunrise. Found by a fisherman, the shell was brought to the Temple of Jupiter Anxur, where it was welcomed as a symbol of protection and prosperity for the city.
Anxurina’s presence is a symbol of continuity, a link between the city’s mythological past and its present. By welcoming autumn, Anxurina not only celebrates the change of seasons but also the resilience of a community that, despite the storms of history, continues to look to the future with hope and determination.
And so, every year, as the days grow shorter and the scent of autumn fills the air, Terracina awaits the return of Anxurina, the little mermaid who, with her song and her gift, renews the promise of another cycle of life and abundance for the city.